![masami suda etna comics 2015]()
Dal 30 maggio al 2 giugno 2015 si è tenuta a Catania una delle fiere più importanti d'Italia in ambito fumetti/videogames/nerdismo, sto parlando dell'Etna Comics!
La manifestazione, giunta al quinto appuntamento, anno dopo anno infrange record su record e in poco tempo ha saputo guadagnarsi un posto nell'Olimpo degli eventi da non perdere. Questa edizione però, era più importante delle altre per un semplice motivo: tra gli ospiti c'era il grande Masami Suda, accompagnato dall'altrettanto grande Pietro Spedale.
L'occasione era di quelle importanti: poter incontrare in una sol colpo il babbo del Kenshiro animato (e di una marea di altri personaggi), e quel Pieshiro che avevi conosciuto quasi 10 anni fa sul web e per cui hai sempre provato stima umana e artistica.
C'era poco da star lì a pensare, insomma! Anche perché quando hai avuto Suda a pochi km da casa non hai potuto esserci, e questa cosa l'hai sempre vissuta con un po' di amarezza, chiedendoti se ti sarebbe mai ricapitata nella vita una possibilità del genere. Nonostante queste considerazioni, devo ringraziare ancora Pietro che ha saputo hyparmi a dovere, tenendomi aggiornato quotidianamente sugli sviluppi e preannunciandomi quello che avremmo potuto fare in quelle due giornate a Catania.
Con l'avvicinarsi dell'evento vengo a sapere che all'Etna Comics incontrerò anche altri amici del mondo Hokuto. Insomma, c'erano tutti i presupposti per non annoiarsi.
E allora è deciso: si vola a Catania!
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VENERDÌ 29 MAGGIO 2015
L'arrivo a Catania è previsto per le 20.40, ma la compagnia aerea EasyJet è famosa, oltre che per le hostess obese, anche per i ritardi cronici dei voli… e quindi niente abbiamo scherzato. Atterro a Catania alle 21.30 ad attendermi quel figuah di Pietro, un saluto veloce, neanche il tempo di rendermi conto del peso storico di quell'incontro e via di corsa alla macchina che c'è da bloccare la stanza del B&B che avevo prenotato e fiondarsi poi all'albergo dove il Sensei Suda ci attendeva con la moglie Chieko.
Col fedele Google Maps, dopo svariati tentativi e smadonnamenti interiori, riusciamo a raggiungere Piazza Vittorio Bellini. Siamo nel pieno centro storico di Catania, un piazzale affollatissimo, dominato dal Teatro Bellini si apre dinanzi a noi. La presenza di numerose pattuglie di carabinieri e polizia, attrezzate meglio dei G.I. Joe, ci lascia intendere che risse e accoltellamenti sono più frequenti lì che in un episodio a caso dell'anime di Hokuto no Ken.
L'Ultimate Illustration, tenuto come una reliquia.Salgo sopra a prendere la camera e dopo qualche minuto sono di nuovo giù da Pietro.
Gli consegno l'Artbook Ultimate Hokuto no Ken Illustration, meritato premio per il vincitore l'ultimo contest del sito, grazie al quale questo artbook è tornato improvvisamente di moda, dopo che per anni nessuno se l'era filato di striscio.
Non c'è tempo per esultare, sono le 22.30 passate e bisogna fare presto perché Suda e consorte ci stanno attendendo per una passeggiata. Allora via all'Hotel Nettuno per incontrare la Leggenda.
Ed ecco finalmente il Sensei, in piedi dinanzi all'ingresso dell'hotel con la dolce Chieko al suo fianco, nella mano destra l'inseparabile sigaretta. Gli stringo forte la mano, sono molto emozionato, il Maestro era lì dinanzi a me in carne e ossa… è tutto vero?!? Con Pietro decidiamo di recarci in un locale nelle vicinanze dove sarebbe stato possibile mangiare qualcosa, ci fermiamo ad un bar proprio di fronte alle Ciminiere, sede dell'Etna Comics. Qui, davanti ad un'arancinA e una Moretti (immancabile) prima, e una granita poi, si è parlato di tutto è di più. Di come funziona l'internet e la vita, e si è riso tanto. Suda-san mi ha sorpreso facendomi i complimenti per il sito "Hokuto Destiny is a great site", poi dimostrando di ricordarsi la nostra intervista di qualche anno fa, sottolineando come le mie domande fossero diverse dalle solite. È stato un dialogo piacevolissimo, io (Impe-san) e Pietro (Pietro-san) speakkavamo in inglese e la dolcissima Chieko traduceva per il Maestro, facilissimo entrare in sintonia con loro, ti sembra di conoscerli da una vita! Non sono mancate le domande più personali, tipo quando il buon Masami mi fa "Perché non ti mostri in viso su facebook, non ti piace la tua faccia?" oppure "Mi aspettavo un tipo con gli occhiali e il cappello", e giù risate. A un certo punto gli dico che non mi sembra vero di essere seduto allo stesso tavolo con la Leggenda, e lui con la faccia buffa mi risponde "I'm here! SURPRISE!!".
Gli mostriamo poi due disegni spettacolari che Pietro mi aveva portato come regalo:{gallery}hokutonoken/etna-comics-2015-resoconto/pietro-01:300:210::{/gallery}Bellissima l'espressione di stupore e apprezzamento del Maestro, mentre Pietro ha l'orgoglio stampato sul volto (e vorrei pure vedere).
Finita la granita, per tutti al pistacchio, per me rigorosamente al limone (perchè SI), ci avviamo verso il parcheggio. Lungo il cammino becchiamo i ragazzi dello staff dell'Etna Comics che ci fanno fare un tour della struttura a poche ore dall'apertura ufficiale.
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Una serata intensa (sotto tutti i punti di vista) si chiude così, è tempo del meritato riposo. Il giorno dopo ci attendeva una gita fuori porta con Masami e Chieko, mica cosa da tutti?
SABATO 30 MAGGIO 2015
Il sole brilla alto nel cielo, c'è il clima ideale per far conoscere al Maestro e a sua moglie la bella Sicilia. Prima però, tocca fare una capatina al centro fieristico, qui in prossimità della biglietteria riesco ad incontrare l'amico Gianfranco, il Boss del GTO The Great Site, con cui ho collaborato per il rilascio della seconda parte di LAST PIECE, il capitolo del trentennale di Hokuto (lo trovi qui). Graditissimo incontro, con omaggio annesso, ovvero la spilla del sito con il faccione di Onizuka. Lasciamo dunque la fiera e l'instancabile Pietro
FOTO TIME!propone una bella gita all'Etna, si parte quindi, Google Maps alla mano. Il viaggio è abbastanza lungo, nel mentre la musica italiana ci fa compagnia e i nostri amici giapponesi sembrano gradire. Arrivati in cima, lo spettacolare panorama fa da riflesso alla gioia dei nostri due ospiti che felici come due bambini si scattano foto in pose ed espressioni buffe. Anche noi, ovviamente, scattiamo qualche foto per immortalare la splendida giornata. Ci muoviamo nel percorso per i turisti, alla ricerca di qualche cratere con la lava viva, ma intorno a noi ci sono solo piccoli fossi vuoti, "It's just an hole!" dico a Donna Chieko, lei annuisce con un meraviglioso sorriso, ma percepisco un po' di delusione. Questo è un altro aspetto che mi ha colpito di entrambi, una curiosità infinita, quella voglia di carpire il più possibile da ogni situazione, un'attenzione per la vita che difficilmente capita di ritrovare nel prossimo. Intanto si è fatta una certa, è il momento di riempire lo stomaco, si decide per Taormina che proprio vicinissimo non è.
Risaliamo in macchina e Pietro si rimette alla guida, sempre più stoico!
Dopo una 60ina di km in auto, e altrettanti a piedi (fidatevi), giungiamo nel cuore di Taormina.
Un breve viale costeggiato da negozi e negozietti di ogni tipo, quasi tutti fanno bella mostra di magliette dedicate al capolavoro di Francis Ford Coppola, Il Padrino. Poi uno dice i luoghi comuni…
Il viale termina con una splendida veduta panoramica della costa siciliana, proprio di fronte ad una chiesetta che non sfigurerebbe nel film di cui parlavo poc'anzi. Ci accomodiamo in un ristorantino nei paraggi per il meritato pranzo, i prezzi non sono propriamente popolari: una pizza margherita 9 euro - MIIINGHIA!
Pizza dunque per me e Pietro, spaghetto e lasagna rispettivamente per il Maestro e la sua consorte. Ancora una volta si parla e si ride tanto, in particolare il Sensei si sofferma sui primi tempi alla Toei Animation. Ci racconta di come il passaggio dalla Tatsunoko fu abbastanza traumatico.
L'amico Matsuji Kishimoto, convinse Suda a lasciare la Tatsunoko per seguirlo alla Toei. Poco tempo dopo lo stesso Kishimoto, che ambiva a un ruolo dirigenziale, lasciò la Toei dove non si sentiva pienamente apprezzato. Quella fu una scelta frettolosa, in virtù della quale Suda si ritrovò senza veri amici nella nuova avventura: "sarebbe bastato aspettare che si liberasse un posto alla Toei", ci dice Cheiko.
I primi tempi nel nuovo studio di animazione non furono facili per Suda, da un lato si sentiva un lupo solitario e doveva mostrarsi forte anche nei confronti degli altri colleghi, dall'altro però era super-motivato dalla nuova esperienza, voleva mettersi in discussione e dimostrare a tutti il suo valore.
In quegli anni la sezione Live Action dello Studio Toei sfornava filmoni sugli Yakuza come Jingi Naki Tatakai del 1974 (Lotta senza codice d'onore). Le persone dello staff di questi films (autori, tecnici ecc.) venivano in qualche modo influenzati dalla Yakuza way of life, nel modo di parlare, muoversi e vestirsi; questo "morbo" si è misteriosamente diffuso poi anche nella sezione Animation dello Studio Toei. Risultato? Mafiosetti, mafiosetti ovunque!
ATTITUDE l'ha chiamata lui: capelli lunghi, barbetta, occhiali da sole, sigaretta sempre in bocca e si esce a comandare!
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"Non prendevo ordini da nessuno" ci ha detto, "Matsuji Kishimoto era l'unica persona verso cui provavo stima e rispetto all'epoca, l'unico che avesse una qualche influenza su di me."
Abbiamo anche parlato del suo ultimo lavoro: Youkai Watch.
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L'anime TV ispirato all'omonimo videogame per Nintendo 3DS, un vero e proprio fenomeno di costume in Giappone, proprio come i Pokémon negli anni '90. La serie animata, di cui il Sensei ha curato il character design, ha ulteriormente rafforzato il successo di questo brand milionario.
"Il mio character design è stato scelto tra tante proposte" ha affermato Suda , "e ho già disegnato più di 200 personaggi!".
Quando gli diciamo che, con le sue opere, ha accompagnato tre diverse generazioni (nonni, papà e figli), annuisce orgoglioso, e Cheiko al suo fianco ci spara uno dei suoi sorrisi. La parabola artistica di Suda, non ha eguali, e il fatto che a 72 sia ancora sulla cresta dell'onda la dice lunga sulla magia del Maestro.
A pancia ormai piena, come un fulmine a ciel sereno arriva la proposta del Sensei per bocca della moglie Chieko che traduce per noi: "Se avete delle richieste, non c'è nessun problema." Incredibile! Avrei potuto vedere Suda-san in azione e mettere le mani su uno dei suo sketch, l'occasione di una vita per un comune mortale. La ciliegina sulla torta di una giornata fiabesca.
Decidiamo allora di tornare in albergo, dove sarebbe stato più comodo per il Maestro esprimere la sua arte.
Qui, decidiamo di darci prima una rinfrescatina in camera, per ritrovarci nella hall dell'albergo dopo 10 minuti. Salgo allora in camera di Pietro che deve consegnarmi delle cosine:
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Si tratta del pamphlet e del ticket del film del 1986, che Pietro aveva fatto autografare per me dal Maestro nel suo ultimo viaggio in Giappone (link articolo). In più, un MEGA-regalo da parte sua, la VHS del movie sempre autografata dalla Leggenda. Notare l'accurata scelta degli items fatti autografare.
Ah, ci è uscita pure una t-shirt di One Piece (very nerd)!
Si torna allora nella hall, Masami e Chieko sono già lì ad attenderci.
Suda-san tira fuori gli attrezzi del mestiere, io il mio album Fabriano F4, saranno minuti molto intensi per me… SPECHLESS è il termine che meglio può descrivermi in quel momento.
Il Sensei si mette all'opera, prima tira fuori questo Kenshiro:
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Poi arriva il momento della mia richiesta.
Non ho alcun dubbio: il Kenshiro barbuto!
Il Ken del movie, il più epico in assoluto, emblema dello Stallonismo applicato a Hokuto no Ken.
![kenshiro the movie]()
Quello stesso Ken bearded che sarà poi riproposto nei primi episodi della seconda serie animata, ma con un decimo dell'appeal dell'originale sudiano.
Ed ecco il risultato:
![masami suda hokutodestiny art]()
![masami hokuto destiny art]()
Resto immobile a fissare la bellezza di quel Kenshiro, mi sento come Marty McFly nella Hill Valley degli anni '50…
La giornata si chiude con la cena di ospiti e staff dell'Etna Comics al ristorante Novecento, nel centro di Catania. Nonostante qualcuno avesse tentato in tutti i modi di lasciarmi per strada ("it's expansive!" cit.), riesco comunque a far parte della serata, e a godermi qualche altra ora in compagnia di Pietro, il Suda Sensei e la meravigliosa Cheiko. La serata fila via tra una risata e l'altra, e si conclude con Maurizio Merluzzo che imita la camminata di Kenshiro, e le animazioni pezzenti del cartone di He-Man: RISATISSIME!
Tra una gag e l'altra, Suda ha pure trovato il tempo di sketchare su un foglietto le braccia e la testa di Kenshiro, un gentile omaggio al Merluzzo.
He-Man, facce ride!
Cala così il sipario su una delle giornate più incredibili della mia vita, una di quelle che ti fanno andare a dormire con un sorriso stampato in faccia.
Eternamente grato a Pietro Spedale.
DOMENICA 31 MAGGIO 2015
È l'ultimo giorno per me a Catania, colazione rapida, un ultimo saluto alla spettacolare Piazza Bellini e via verso le Ciminiere, dove alle 11 il Sensei avrebbe fatto il suo esordio ufficiale nella manifestazione.
Dopo un'attesa fisiologica per la calca alla biglietteria e all'ingresso, riesco a mettere piede nel centro fieristico. Parte la caccia all'Area Live dove si sarebbe esibito il Maestro: Padiglione F1, in pratica la parte opposta rispetto a dove ci hanno fatto entrare. Trascinandomi dietro il trolley e dopo mille giri, eccomi all'Area Live. Un vero e proprio recinto dell'arte in cui disegnatori di varie nazionalità e case editrici, sketchano dal vivo.
![pietro spedale masami suda area live]()
Il Maestro è già chinato sul foglio e sta disegnando Kenshiro, Pietro gli sta attaccato come un'ombra e riprende il processo creativo, Chieko è seduta qualche metro più dietro e mi saluta con un sorriso. Di fianco a me, trovo per caso Marco che finalmente riuscirà ad avere firme e foto di Suda e Pietro.
![masami suda kenshiro gatchaman]()
Fuori Kenshiro, il Sensei riparte instancabile con un bel Gatchaman. Probabilmente sarebbe rimasto lì a disegnare tutta la giornata per quanto era carico, ma lo attendevano le interviste.
Ci spostiamo quindi in un'altra area del padiglione F1, allo stand di RADIOANIMATI. Qui il Maestro viene intervistato e in chiusura gli fanno ascoltare l'opening italiana dell'anime di Ken il guerriero, a quanto pare Suda non l'aveva mai ascoltata prima. Ecco il video dell'intervista completa ripreso da Pietro:
Chieko è accanto a me, le spiego che questo brano è molto amato in Italia e che da noi Hokuto no Ken è stato tradotto come Ken il guerriero ("Ken the warrior"), lei mi risponde mostrando il pugno chiuso e aggiungendo "la traduzione di Hokuto no Ken è letteralmente il pugno di Hokuto".
Poi mi chiede: "Il testo è simile a quello dell'opening giapponese (Ai wo Torimodose)?".
Le dico di no, anche se il testo del brano di Maioli è molto profondo ed epico. Cheiko allora mi sorride e mi dice che anche a Catania è rimasta colpita nel vedere tutto questo affetto e interesse per Ken.
Salutati i ragazzi di RADIOANIMATI, è tempo di altre interviste: prima quella ufficiale per l'Etna Comics, poi con i ragazzi di NerdAttack.
Ci spostiamo dunque nella sala riservata ai VIP, qui accedo grazie all'insistenza di Cheiko che capisce che lì dentro non ci potrei stare non avendo il pass e praticamente mi tira dentro.
Si tratta di momenti a cui è sempre bello prendere parte, da una lato cogli l'attenzione e la disponibilità del Sensei (sempre pronto a rispondere con competenza e simpatia alle numerose domande su Ken), dall'altro l'emozione di chi fa le domande. Si respira un'aria di sacralità, di viva consapevolezza nell'essere al cospetto di una Leggenda, ma allo stesso tempo il sorriso di Suda rende tutto più amichevole.
![masami suda intervista etna comics]()
![masami suda intervista nerdattack]()
Terminate le interviste di giornata, si è fatta già ora di pranzo, non vorrei ma devo lasciare i VIPs al loro buffet.
Mi butto allora nel marasma della fiera…
Ritrovo Marco, decidiamo subito di mettere qualcosa sotto i denti, via verso il bar della fiera allora. Due arancinE più qualcosa da bere per un totale di 7 euro. Coincidenze? Lui non crede.
Successivamente si aggiunge alla combriccola anche Gianfranco, passiamo qualche ora da nerdoni tra i padiglioni dell'enorme centro fieristico. Devo dire che davvero poche cose hanno attirato la mia attenzione, soprattutto per i soliti prezzi assurdamente gonfi di questi eventi. Loro sono gli unici che si sono meritati una foto:
Yuda sempre a far casini...
Verso le 16 arriva la telefonata di Peppe, che il giorno prima ci aveva detto che avrebbe fatto il possibile per esserci. Finalmente incontro anche lui. Quasi nello stesso istante in cui stringo la mano di Peppe, Pietro con un messaggio mi fa sapere che Suda e Chieko stanno per lasciare la fiera, ci precipitiamo dunque all'area VIP.
Ultimi istanti con il Maestro e sua moglie, c'è chi, come Gianfranco, riesce ad ottenere l'autografo (con sketch di Ken annesso) proprio sul fischio finale. Li saluto, ringraziandoli per la grandissima esperienza e promettendo loro (e a me stesso) che li avrei reincontrati.
Pietro lascia la fiera con loro due, li avrebbe accompagnati in albergo e ci saremmo rivisti poco dopo.
Dall'area VIP sbuca pure Enzo Traiano, che avevo cercato senza successo per tutta la fiera. Mi faccio accompagnare da lui al suo stand, quello della Wombat Edizioni, dove mi assicuro una stampa autografata e numerata di un suo Kenshiro VS Zeed.
Giunge quindi il momento di vedere Peppe Romeo in azione, cerchiamo un angolino all'interno del padiglione F1. Peppe inizia a sketchare i fratelli di Hokuto, ma disegnare all'impiedi non è il massimo della vita, propongo quindi di farlo seduti al tavolinetto di un bar. Davanti quindi a un buon bicchiere di spremuta e circondato da affascinati ammiratori, Peppe porta a compimento l'opera realizzando anche un altro sketch di Rei.
{gallery}hokutonoken/etna-comics-2015-resoconto/peppe-02:300:210::{/gallery}
Nel frattempo è tornato Pietro... il giovanotto vuole cantare! Tutti di nuovo in fiera allora, alla ricerca del Japan Center dove è stata allestita una zona dedicata al DAM: il Karaoke MADE IN JAPAN.
Dopo mille ripensamenti, Pietro prenota la sua song decidendo per Ai wo Torimodose. Bisogna però attendere parecchio, la fila di j-pop e k-pop lovers è davvero lunga e ce n'è per tutti i gusti, dalle adolescenti stupidine al classico "obeso e maledetto".
![pietro spedale karaoke drawing]()
Nel frattempo perché non realizzare un disegno d'addio? Tiro fuori allora il fedele album, Pietro prepara "i ferri del mestiere" e comincia a buttare giù qualche linea ma, Ta-DAAN... parte Ai wo Torimodose!!
Pieshiro molla tutto e si precipita in postazione, sullo schermo partono le immagini dal film animato di Ken e la YOU WA SHOCK energy si diffonde nella sala. L'esibizione di Pietro non è perfetta (c'ho il video), ma è la passione che conta e noi ci esaltiamo come malati: finalmente un pezzo con i contro coglioni, dopo aver ascoltato musichette commerciali per interminabili minuti.
Chiuso il momento canterino, l'uomo che sa cantare e disegnare in contemporanea riprende a sketchare come nulla fosse e conclude il suo lavoro: un bel primo piano di Kenshiro, un altro grande ricordo da aggiungere a questa incredibile esperienza di vita.
![kenshiro pietro spedale dedica]()
Sono ormai le 19, l'aereo che mi riporterà a casa mi attende... è il momento dei saluti. Un ultimo abbraccio a Pietro e a Marco, e via sull'auto di Peppe che mi accompagna all'aeroporto Fontanarossa. Un ultimo sguardo alla bella Catania.
Giorni indimenticabili, giorni epici, giorni di leggende e amicizia.