Inauguro oggi una nuova rubrica del sito: HokuTOP!!
Di cosa si tratta?
Avrete sicuramente dedotto che il titolo nasce dalla fusione di Hokuto e TOP, quindi l'idea è quella di proporvi periodicamente degli spunti di riflessione sul corposo universo di Hokuto, grazie ad approfondimenti che verranno organizzati nella forma di raccolte o classifiche.
Partiamo da uno degli aspetti più affascinanti di Hokuto no Ken, ovvero gli insegnamenti che l'opera riesce a comunicare attraverso le parole dei meravigliosi personaggi che l'hanno resa leggendaria.
Pagina dopo pagina, il manga si popola di uomini veri, personaggi con le "palle cubiche" (cit.), capaci di lasciare un segno nel lettore con la forza dei loro messaggi.
Parole che, a distanza di tanti anni, risultano sempre attuali. Delle vere e proprie pietre miliari a cui tutti dovrebbero ispirarsi.
Un grosso grazie a Peter per le traduzioni dal giapponese.
ORGOGLIO
Quando si parla di orgoglio in Hokuto no Ken, non si può non parlare del Dominatore di Fine Secolo: Raoh!1 - L'orgoglio rende uomini!
心魅かれた女の情けは男にとって最大の屈辱!!
Per un uomo, non c’è umiliazione più grande che ricevere pietà dalla donna amata! (RAOH)

Dal capitolo 126 - "Offerta sacrificale al Demonio" (魔王への犠牲! Maou e no Gisei!).
Raoh è uscito spaventato e sconfitto, dallo scontro con Kenshiro al Palazzo dell'Ultimo Generale di Nanto ma, grazie all'inettitudine di Rihaku, riesce comunque a portare con sè Yuria. Presso la sua dimora, il Re del Pugno, sperimenterà la paura anche in sogno, e svegliatosi bruscamente, si renderà conto di essere stato oggetto delle cure amorevoli della stessa Yuria, che ha provveduto a curargli le ferite. Raoh arriva a considerare quel gesto sincero come un affronto, lo sguardo compassionevole di Yuria lo trafigge come una lama.
Un uomo, un vero uomo, in virtù del suo orgoglio vuole sempre mostrarsi forte agli occhi della donna che ama.
2 - Tutti gli essere umani devono avere dignità e amor proprio!
意志を放棄した人間は人間にあらず!ただ笑いと媚に生きて何が人間だ!
Se si rinuncia alla volontà, non si è più uomini! Vivere solo sorridendo non è degno degli essere umani! (RAOH)

Dal capitolo 107 - "Prova di umanità!" (人間の証!Ningen no Akashi!).
Uno dei momenti emotivamente più forti del manga (e riproposto poi nella serie animata): Raoh e Ryuga giungono in un villaggio i cui abitanti, dinanzi alle violenze dei soldati del Re, si limitano a sorridere e resistere passivamente. Il Re di Hokuto proverà quindi a scatenare una reazione nell'animo di quella gente, prendendo per il collo un bambino indifeso. Persino il piccolo, percorso da brividi di vero terrore, si limiterà a sorridire di fronte alla paura della morte.
Al decano del villaggio, guida spirituale di quel gruppo di persone, Raoh rifilerà prima un ceffone per poi disintegrarlo con il suo terribile pugno.
In questa scena c'è tutta la dirompenza caratteriale di uno dei più grandi personaggi della storia dei manga. Un conquistatore inarrestabile che non sopporta l'apatia, e vuole che i suoi stessi sudditi siano capaci di lottare per difendere la loro dignità. Combattere, combattere sempre... chi non lo fa è già morto.
Come può definirsi vivo un uomo che si limita a sorridere passivamente ai soprusi? Solo una vita vissuta con orgoglio può essere considerata tale.
DETERMINAZIONE
La determinazione è il biglietto da visita di molti dei protagonisti di Hokuto no Ken: buoni o cattivi non fa differenza, quello che conta è non tirarsi mai indietro!3 - La determinazione di chi è al di sopra di tutti!
おれはアリの反逆も許さぬ!
Non permetto neanche alle formiche di ribellarsi! (SOUTHER)

Dal capitolo 90 - "La triste stella della benevolenza!" (悲しき仁星! Kanashiki Jinsei!).
Il Sacro Imperatore, liquida facilmente il malcapitato Shu e si appresta a sacrificarlo sul Mausoleo a Croce. Nessuno può permettersi di ribellarsi a Souther senza pagarne le conseguenze, qualsiasi tentativo di insurrezione viene represso con la violenza.
La determinazione di Souther è quella di chi ha imposto il potere con la forza e di chi sa, che una dittatura, può reggersi unicamente sulla repressione di qualsiasi forma di ribellione.
Un personaggio quindi, pienamente calato nei panni del Seitei, deciso a non concedere nemmeno un centimetro ai suoi avversari.
Non si può detenere la carica di Imperatore senza la necessaria determinazione, è necessario usare le maniere forti per eliminare tutti gli oppositori.
4 - La determinazione di chi sa cosa significa essere un uomo!
男はおのれのためにのみ生きず!!
Ci sono uomini che non vivono solo per se stessi! (SHACHI)

Dal capitolo 168 - "Prologo: Caccia agli Shura" (修羅狩り序章, Shura Kari Joshou).
Shachi affronta il Governatore Kaiser, per portargli via Lynn. Il suo intento è quello di usare la ragazza per arrivare a Kenshiro, che nel frattempo ha attraversato il Mare della Morte proprio per trarla in salvo. Kaiser non può credere che, solo per una donna, un uomo possa decidere di recarsi nella sanguinaria Terra degli Shura.
Un uomo non vive unicamente per soddisfare i propri egoistici desideri. Se non è in grado di protegge le persone che ama, allora non può essere considerato un vero uomo.
5 - Difendere con determinazione le proprie convinzioni! (1)
わが生涯に一片の悔いなし!!
Della vita che ho vissuto non ho alcun rimpianto! (RAOH)
Dal capitolo 136 - "Addio, amici!" (さらば強敵よ! Saraba Tomo Yo!)
Raoh è definitivamente sconfitto da Kenshiro.
Il grandissimo Re del Pugno si congeda alla sua maniera: determinazione a fiumi anche nell'ultimo istante di vita terrena.
Solo chi è forte e fermo nelle proprie convinzioni, può affermare di aver condotto una vita senza rimpianti.
Un altro grande insegnamento ci viene così dato da questo personaggio straordinario: vivi la tua vita pienamente e insegui i tuoi obiettivi, senza mai voltarti indietro!
6 - Difendere con determinazione le proprie convinzioni! (2)
たとえ転地逆となってもおのれの道は変えぬ!!
Anche se il cielo e la terra si dovessero invertire, non abbandonerò mai la mia strada! (KAIOH)

Dal capitolo 209 - "Il fuoco infernale dell'ossessione si spegne!" (執念の業火果つ! Shuunen no Kouga Hatsu!).
Kaioh è testardo e caparbio come suo fratello minore. Il momento in cui raccoglie le forze, per tentare un ultimo disperato attacco a Kenshiro, è emblematico della tenacia dei diversi dominatori che incontriamo nell'opera di Buronson e Hara.
Un uomo non devia mai da ciò in cui crede. Un uomo ha il coraggio di restare fedele alle sue incrollabili convinzioni.
7 - Difendere con determinazione le proprie convinzioni! (3)
ひ・・・退かぬ!!媚びぬ!!省みぬ!!
Io... non mi arrenderò mai! Non mi piegherò a nessuno e non avrò ripensamenti! (SOUTHER)

Dal capitolo 97 - "Morire per un amore profondo!" (愛深きゆえに堕つ! Ai Fukaku Yueni Otsu!)
Il Sacro Imperatore ci dimostra come un uomo che si definisce tale, resta sempre fedele a se stesso e ai suoi ideali.
Anche in questo caso il villain della situazione è praticamente sconfitto da Kenshiro, ma nonostante tutto, la forza della determinazione lo spinge a provare un ultimo disperato attacco.
Le parole di Souther sono quelle di chi è pronto a morire, di chi anche di fronte ad una situazione disperata non arretra, anzi reagisce con la consapevolezza della propria storia personale.
GRANDI VERITÀ
Le verità assolute: incredibili perle di saggezza!8 - La verità alla base di tutte le battaglie!
激流を制するは静水
L'acqua calma è in grado di fermare la corrente impetuosa! (TOKI)
Dal capitolo 68 - "Un destino di sangue" (血を呼ぶ宿命! Chi o Yobu Shukumei!).
Dice Lao Tzu, il padre del Taoismo: il morbido vince il duro.
"Nel mondo, nulla e più leggero e delicato dell'acqua,
ma per corrodere ciò che è duro e forte,
nulla è più potente dell'acqua.
Il debole vince il forte e il tenero vince il duro:
sono cose che tutti conoscono,
ma che nessuno vuole mettere in pratica."
Il Taoismo ha influenzato, in maniera determinante, la genesi e lo sviluppo di diverse arti marziali. Tra queste vi è anche il Ju-Jitsu (柔術, La dolce arte) antica pratica di combattimento giapponese a cui si sono ispirati Buronson e Hara per lo stile di Toki. La chiave dello Ju-Jitsu è l'idea di base che non bisogna rispondere alla forza dell'avversario con la propria forza, bensì veicolare la forza dell'oppositore in modo che gli si ritorca contro. Bisogna quindi applicare una determinata tecnica nell'ultimo istante dell'attacco subito, con sinuosità e morbidezza, in modo che l'avversario non percepisca alcuna difesa, e trovi davanti a sè solo il vuoto. Così il morbido vince il duro!
La forza spesso non è la risposta alla forza. Anche nelle situazioni di tutti i giorni, bisogna prima considerare con attenzione tutti gli aspetti di ciò che si va ad affrontare, piuttosto che lanciarsi in avanti a testa bassa.
9 - La verità dell'amore, con cui tutti noi ci confrontiamo!
愛ゆえに人は悲しまねばならぬ!愛ゆえに人は苦しまねばならぬ!!
Nel nome dell'amore gli uomini si rattristano! Nel nome dell'amore gli uomini soffrono! (SOUTHER)

Dal capitolo 94 - "Nel nome dell'amore" (愛ゆえに! Ai Yueni!).
Il rapporto infelice tra Souther e quel dolce sentimento chiamato amore, è ben sintetizzato dalle sue parole.
Il Seitei ha vissuto un'esistenza all'ombra dell'amore, proprio perchè è stato costretto a rinunciare all'unica persona che avesse amato fino ad allora, ovvero il Maestro Ogai.
Le parole così dure e pessimistiche di Souther, rappresentano comunque una verità assoluta e innegabile.
I sentimenti di un'altra persona non si possono controllare, e questo causa l'infelicità di chi non può raggiungere l'amore a cui tanto anela.
10 - La verità che si applica a qualsiasi organizzazione!
腐った枝は大木をもゆるがす!
Un ramo malato può far tremare anche un grande albero. (RYUGA)
Dal capitolo 106 - "Il prezzo della fedeltà!" (忠誠の代償! Chuusei no Daishou!)
Ryuga fa pulizia di balordi sotto gli occhi di Kenshiro. Da fedele servitore di Raoh, porta avanti il progetto del Re del Pugno: quello di costruire un'epoca in cui un dominatore dotato di immenso potere possa porre fine al caos e dare stabilità al mondo. Ecco perchè, nel portare avanti questo ambizioso ideale, nessun errore deve essere lasciato impunito.
Anche il minimo turbamento può far vacillare una gigantesca organizzazione, nemmeno il dettaglio all'apparenza più insignificante, va sottovalutato.
9 - Il dolore per la perdita di chi amiamo, sorpassa di gran lunga il dolore fisico.
この傷の痛みは一瞬だがあんたを失った痛みは一生残る。
Il dolore causato da queste ferite è momentaneo, ma avrei rimpianto la tua morte per tutta la vita! (KENSHIRO)

Dal capitolo 118 - "Io non conosco la morte!" (われ死を知らず! Ware Shi o Shirazu!)
Kenshiro ha appena salvato la vita a Fudo e ai suoi bambini, tirandoli fuori dalle sabbie mobili in cui il malvagio Hiraku li aveva costretti.
Il Successore della Divina Scuola di Hokuto è stato ferito numerose volte, prima di riuscire a portare a termine con successo l'operazione di salvataggio.
Avendo sperimentato più e più volte il dolore della perdita, sa bene che la sofferenza causata da quelle freccie non è paragonabile alla sofferenza dell'anima che sarebbe scaturita dalla perdita di Fudo.
Un grande insegnamento che solo chi ha perduto una persona cara può comprendere pienamente: si può convive con il dolore della perdita, ma non si dimenticano mai le persone che abbiamo amato.
Le ferite del corpo alla fine guariscono, ma le ferite del cuore non si rimarginano così facilmente... la cicatrice che ci lascia la perdita di una persona cara è molto profonda.
10 - La verità del vincitore: colui che ha raggiunto la vetta.
哀しみを知らぬ男に勝利はないのだ!!
La vittoria non appartiene a chi non conosce la tristezza! (FUDO)
Dal capitolo 130 - "Lo spirito che supera il corpo!" (肉体を越える魂! Nikutai o Koeru Damashii!)
Fudo, ormai prossimo alla morte, spiega a Raoh perchè non potrà più battere Kenshiro.
Kenshiro, lungo il suo cammino ha visto morire molti amici ed avversari, egli è pienamente consapevole di quale sia il peso di ogni vittoria.
Un vero vincitore si fa carico della tristezza dei suoi avversari, perchè alla vittoria si giunge solo attraverso le lacrime dei vinti.
Kenshiro ricalca l'ideale buddhista del bodhisattva: colui che raggiunge l'Illuminazione attraverso lo sviluppo della bodhicittà assoluta. Il motore di questo cammino verso il risveglio è la grande compassione, cioè il desiderio di voler liberare dalla sofferenza tutti gli esseri senzienti. La grande compassione si rivolge davvero a tutti, in maniera indistinta, senza fare differenze tra amici o nemici (proprio come avviene per il nostro Ken).
Non ci può essere vittoria, senza la consapevolezza che, in ogni caso, sarà la tristezza la vera vincitrice.